Nel suo libro "Essere nessuno", indaga sulla natura dell'identità e della coscienza attraverso l'ottica della neuroscienza e della filosofia della mente.
Metzinger (Francoforte sul Meno, 1958 - vivente) è considerato il più autorevole rappresentante europeo della filosofia della mente.
Ha studiato filosofia, etnologia e teologia presso la Johann Wolfgang Goethe-Universität (Francoforte).
Si è laureato in filosofia nel 1982. Dal 2000 è professore di filosofia teoretica presso la Johannes Gutenberg-Universität.
Metzinger ha esplorato approfonditamente la natura della coscienza di sé e le sue implicazioni etiche e filosofiche.
PENSIERO La riflessione di Metzinger, muovendosi all'interno di una prospettiva funzionalistica, si concentra sul carattere "olistico" dell'esperienza cosciente, ossia sul suo essere percepita a livello soggettivo come una totalità. Secondo Metzinger, posto che l'attività del cervello si svolge all'interno di moduli funzionali relativamente indipendenti, il problema è quello di spiegare in che modo la nostra coscienza ci presenti invece un'immagine fortemente unitaria della realtà. Il filosofo tedesco individua il "principio unificatore" in un meccanismo neurale di sincronizzazione, di per sé non accessibile alla coscienza, formato da gruppi di neuroni collocati nei diversi moduli cerebrali e strettamente collegati tra loro. La loro attivazione, ponendo in relazione i processi nervosi che si svolgono in zone cerebrali spazialmente separate, darebbe luogo a quell'esperienza olistica che ogni individuo è in grado di sperimentare nel campo della propria soggettività.
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