Per contenere i rischi associati al tipo di intervento chirurgico d’impianto degli elettrodi, nello studio pubblicato sulla rivista Nature Biomedical Engineering, un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne ha sviluppato un’interfaccia neurale endovascolare chiamata Stentrode (Stent-Mounted Electrode Array).
Lo Stentrode viene impiantato nel vaso sanguigno conducendo un catetere nel cervello, creando quindi un accesso venoso all’altezza del collo – similmente alla pratica operatoria degli stimolatori cardiaci.
Dal punto di vista strutturale, lo Stentrode ha un diametro di 500 o 750 μm ed è composto da uno scaffold automodellante innitinol, una lega estremamente elastica e a memoria di forma, e da una serie di elettrodi che va da un minimo di 6 a un massimo di 12 per localizzare lo stimolo elettrico
https://www.ingegneriabiomedica.org/news/biotech-support/sviluppato-algoritmo-comunicare-velocita-dei-pensieri/
