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Hackerare il cervello
data: 2022-06-24

Hackerare il cervello

Il cervello umano è spesso concettualizzato come un supercomputer di complessità cosmica e, come tutte le strumentazioni principali di oggi, può essere attaccato e imbrogliato per una serie di scopi diversi. Ottenere il livello più elevato di prestazioni è il più popolare di questi obiettivi, come dimostrano i crescenti tassi di uso globale di droghe. Tuttavia, alcune ricerche dimostrano che, per entrare in uno stato alterato di coscienza, non occorre necessariamente l’uso di droghe.

 Da più di un anno DARPA (agenzia governativa degli Stati Uniti di sviluppo di nuove tecnologie in ambito militare) è per davvero impegnata in un progetto chiamato TNT: un programma che ha come obiettivo quello di esplorare vari metodi di neuro-stimolazione sicuri per attivare la plasticità sinaptica, cioè la capacità del cervello di cambiare e modificare i punti di connessione tra i neuroni. In altre parole, attraverso la stimolazione del sistema nervoso, DARPA spera di accelerare la capacità di apprendimento del cervello stesso. L’enorme vantaggio deriva dalla possibilità di “scaricare” le conoscenze dopo aver messo le nostre menti in uno stato ricettivo e neuro-plastico. Per fare un esempio pratico, si potrebbe imparare un nuovo mestiere, senza la necessità di dover studiare o di fare pratica.

La strategia DARPA

DARPA finanzia otto progetti in sette istituzioni diverse. Tutti i progetti sono parte di un programma unico che prima studierà i fondamenti dietro la plasticità del cervello, poi si concluderà con test fatti su persone. La prima parte del programma TNT servirà per svelare i meccanismi neurali che consentono la stimolazione nervosa per influenzare la plasticità del cervello. La seconda parte del programma metterà in pratica tutto quello che è stato appreso nei vari esercizi di allenamento.

Il programma TNT

I ricercatori stanno lavorando con specialisti di lingua straniera, analisti di intelligence e altri che addestrano il personale con lo scopo di raffinare la piattaforma TNT così da soddisfare le esigenze di formazione militare. I ricercatori confronteranno l’efficacia dell’uso di un dispositivo impiantato per stimolare il cervello contro la stimolazione non invasiva. Esamineranno sia l’etica dell’apprendimento avanzato attraverso la neuro-stimolazione sia i modi per evitare effetti collaterali e potenziali rischi.

https://medicinaonline.co/2017/02/25/i-militari-che-cercano-di-hackerare-il-tuo-cervello/