Sostenere la scienza della consapevolezza
La coscienza può essere definita come la capacità di avere un’esperienza senziente, in cui senziente si riferisce alla capacità di percepire e comprendere attraverso sensazioni e sentimenti. Però, malgrado la familiarità che la coscienza ha per ciascuno di noi, essa rimane un grande mistero per la scienza.
La fisica non sa spiegare in nessun modo la natura dei sentimenti. Non esiste nessun indizio su come l’attività elettrica nel cervello possa dare origine a sensazioni e sentimenti.
I filosofi hanno coniato la parola quale (plurale, qualia) per indicare ciò che si prova quando si ha una particolare esperienza. I qualia sono stati definiti “il problema difficile della coscienza” perché non hanno ancora avuto una spiegazione ragionevole.
Non esiste nessun principio fisico noto che possa tradurre in sensazioni o sentimenti l’attività elettrica nel cervello o in un computer.
Allora perché siamo coscienti?
La pseudo-spiegazione che viene generalmente data è che, quando la complessità di un sistema informatico come il cervello raggiunge un certo livello, l’organismo in qualche modo diventa cosciente.
Coloro che furono visti danzare vennero ritenuti pazzi da coloro che non potevano sentire la musica.
Attribuita a Friedrich Nietzsche
Perché neghi che l’universo sia un’intelligenza cosciente quando dà vita a intelligenze coscienti?
Cicero
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
Giordano Bruno
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